Son contenti.
Tirano un sospiro di sollievo: è finita, ce l’abbiamo fatta, se n’è andato!
Brindano persino. Una parla al telefonino davanti al supermercato: “io ho brindato in treno, con un americano”. Evviva!
Li senti: sugli autobus, nei bar, al mercato, davanti al giornalaio. Un coro unanime di soddisfazione. E’ la fine di un incubo! Siamo liberi!
Davanti a palazzo grazioli ci sono andati anche con gli striscioni, i benpensanti, con i cartelli: “12 novembre: giorno della liberazione”. Manco avessero fatto la resistenza sui monti, sporchi e affamati. Infatti son parecchio confusi e cantano anche O bella ciao.