emma goldman

titolo originale immagine: Emma Goldman 1911
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Emma Goldman:

Emma Goldman nasce nella provincia russa di Kovno (ora Kaunas, Lituania) il 27 giugno 1869. A soli 16 anni emigra con la sorella maggiore, Helena, negli Stati Uniti. L’impatto con la “terra promessa” la delude profondamente. Riesce a trovare rapidamente un lavoro in fabbrica (più di dieci ore al giorno per poco più di due dollari) e si sposa con un ragazzo russo con cui fin dall’inizio la relazione si trascina senza nessuna passione.

 

Dopo poco il suo arrivo negli USA assiste a un evento che la colpisce profondamente e che la convince definitivamente a cambiare in modo radicale la sua vita: l’esecuzione a Chicago di alcuni anarchici sulla base di false accuse, solo in quanto lavoratori che stavano lottando per rivendicare la giornata di otto ore. Questo evento commuove profondamente Emma, tanto che decide dedicarsi totalmente a la causa anarchica.

 

A vent’anni si trasferisce sola a New York: totalmente autodidatta, appena separata dal marito e con in tasca solamente cinque dollari e una macchina da cucire per potersi guadagnare da vivere.

Da lí in poi Emma Goldman, soprannominata Emma la Rossa, diventa il pericolo numero uno degli Stati Uniti. Viene messa in carcere numerosissime volte tanto che, ogni volta che parla in qualche meeting, si porta dietro un libro per poter passare il tempo nel caso di essere imprigionata.

Dagli Stati Uniti, nel 1920, va in Russia, per vedere i frutti della rivoluzione nella sua “madre patria”. Quello che trova è ben diverso da quello che si era aspettata: la dirigenza bolscevica usa la mano di ferro con le masse lavoratrici. Decide di andarsene dopo appena un anno. Dalla Russia viaggia per tutta Europa, per il Canada, per gli Stati Uniti, in un movimento perpetuo e una continua attività.

Dopo la morte nel 1936 del suo grande amico di tutta una vita, Alexander Berkman, e l’arrivo degli acciacchi della vecchiaia, le sue energie sembrano esaurirsi, fino a che una nuova passione la spinge di nuovo all’azione: la rivoluzione libertaria spagnola. Un anno dopo la sconfitta spagnola, nel 1940, Emma Goldman muore a Toronto.

Emma Goldman vive la sua vita pienamente, anche se in condizioni economiche sempre al limite della sopravvivenza. Il suo ideale di libertà la rende un personaggio scomodo, tanto nella vita pubblica come nella vita privata. Le sue posizioni politiche risultano sempre sovversive, a volte per gli stessi compagni di lotta, e la sue relazioni di coppia vengono costantemente messe in discussione dalle sue profonde riflessioni sulla situazione delle donne e sul “libero amore”. La coerenza con se stessa, la libertà e l’autonomia del pensiero e dell’azione costituiscono i pilastri fondamentali della sua intera esistenza.

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Immagine aspirata a Flickr con Dnnl AspiraMedia
le immagini sono proprieta’ dei relativi autori.

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titolo originale immagine: Emma Goldman [stencil]
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A vent’anni si trasferisce sola a New York: totalmente autodidatta, appena separata dal marito e con in tasca solamente cinque dollari e una macchina da cucire per potersi guadagnare da vivere.

Da lí in poi Emma Goldman, soprannominata Emma la Rossa, diventa il pericolo numero uno degli Stati Uniti. Viene messa in carcere numerosissime volte tanto che, ogni volta che parla in qualche meeting, si porta dietro un libro per poter passare il tempo nel caso di essere imprigionata.

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