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Amorevoli, sensuali e pacifici, oltre che intelligenti, i bonobo incarnano il modo più felice di essere scimmie, e potrebbero suggerire riflessioni istruttive anche a noi…

Il bonobo è stato uno degli ultimi grandi mammiferi ad essere scoperto dagli scienziati. Questa creatura fu identificata per la prima volta nel 1929.

La specie è ben caratterizzata come egualitaria, centrata sulla femmina, e usa a sostituire il sesso all’aggressione. Mentre nella maggior parte delle altre specie il comportamento sessuale costituisce una categoria ben distinta, nel bonobo esso è parte integrante di tutte le relazioni sociali – e non solo di quelle tra maschi e femmine. I bonobo fanno sesso praticamente in tutte le possibili combinazioni (anche se tali contatti sono inibiti tra parenti molto stretti). E le interazioni sessuali avvengono tra i bonobo più spesso che tra tutti gli altri primati. Nonostante la frequenza dell’attività sessuale, il tasso di riproduzione dei bonobo in natura è circa uguale a quello degli scimpanzé. Una femmina mette al mondo un solo piccolo alla volta, a intervalli di cinque o sei anni.

Il sesso è la chiave dell’intera vita sociale del bonobo.

I bonobo si eccitano sessualmente con estrema facilità, ed esprimono questa eccitazione con una grande varietà di posizioni di accoppiamento e di contatti sessuali. Laddove gli scimpanzé non adottano quasi mai la posizione faccia a faccia, i bonobo in libertà lo fanno circa una volta su tre. Inoltre, l’orientamento frontale della vulva e del clitoride nel bonobo suggerisce fortemente l’idea che i genitali femminili siano adattati proprio per quella posizione.

Il comportamento sessuale più tipico del bonobo, mai documentato in nessun altro primate, è probabilmente il genito-genital rubbing tra femmine adulte. Una femmina rivolta verso un’altra si appiglia con braccia e gambe alla compagna che, sostenendosi con tutti e quattro gli arti a terra, la solleva dal suolo. Le due femmine quindi strofinano insieme i loro rigonfiamenti genitali muovendosi lateralmente, producendosi in smorfie e strilli che sono probabilmente indice di sensazioni orgasmiche. Anche i bonobo maschi possono intrattenersi in forme di pseudoaccoppiamento, ma solitamente preferiscono un’altra variante. In piedi, schiena contro schiena, un maschio strofina velocemente il suo scroto contro il fondoschiena dell’altro. Praticano anche il cosiddetto penis-fencing, in cui due maschi si fronteggiano appesi ai rami strofinando insieme i loro membri eretti.

La varietà dei contatti erotici tra i bonobo include sporadicamente il sesso orale, il massaggio dei genitali altrui e intensi baci di lingua. Tutto questo potrebbe dare l’impressione di una specie patologicamente ipersessuata, ma in realtà la loro attività sessuale è piuttosto casuale e rilassata. Sembra trattarsi di una componente completamente naturale della loro vita di gruppo.

Ci sono almeno due ragioni per credere che l’attività sessuale sia la strategia del bonobo per evitare conflitti. Innanzi tutto, qualunque cosa, e non solo il cibo, che risvegli contemporaneamente l’interesse di più di un individuo, tende a sfociare in un contatto sessuale. Se due bonobo si avvicinano a una scatola di cartone che è stata gettata nel loro recinto, si montano velocemente prima di cominciare a giocarci. Tali situazioni portano a liti rumorose nella maggior parte delle altre specie. Ma i bonobo sono piuttosto tolleranti, forse perché usano il sesso per distrarre l’attenzione e sciogliere le tensioni. In secondo luogo, il sesso si manifesta spesso tra i bonobo in contesti aggressivi. Un maschio geloso può cacciarne via un altro dalle vicinanze di una femmina, ma poi i due maschi si riavvicinano e si strofinano i testicoli. Oppure, dopo che una femmina ha aggredito un piccolo, la madre di questo può minacciare l’importuna, e questa azione è immediatamente seguita da uno strofinamento genitale tra le due adulte.

Le comunità dei bonobo sono pacifiche e generalmente egualitarie. I legami sociali più profondi sono quelli tra femmine, per quanto le femmine stringano legami anche con i maschi. Lo status sociale di un maschio dipende da quello della madre, alla quale rimane strettamente legato per tutta la vita.

 

white weasel

titolo originale immagine: Long-tailed Weasel
donnola bianca

“Usiamo il nostro amore e i nostri buoni istinti per sapere quando ringhiare, assalire, colpire violentemente, quando uccidere, ritirarci, latrare fino all’alba.
Impariamo a scuotere più la testa,
traboccare di più, avere più intuito,
più vita creativa, più solitudine, più compagnia di donne,
più vita naturale, più fuoco, più cucina di parole e di idee.
Più circoli di cucito femministi e più ululati.
Scriviamo segreti sui muri, rifiutiamo di vergognarci.
Non spendiamo troppo in collera.
Da essa facciamoci potenziare.
Veniamo allo scoperto.
Lasciamo orme profonde.”

Immagine aspirata a Flickr con Dnnl AspiraMedia
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