Quando ho sentito la notizia, ho pensato: una vita coerente.
Sentiremo certamente la mancanza di Mario Monicelli. Di lui, dei suoi film, della sua intelligenza.
Uomo lucido, laico, libero, diceva sempre quello che pensava.
Conosceva bene l’Italia e gli italiani, di cui ha raccontato vizi e miserie, senza fare sconti a nessuno, con sguardo caustico e sferzante.
Amava la vita, la morte non gli garbava affatto.
Amava le donne libere: La ragazza con la pistola, Romanzo popolare, Speriamo che sia femmina.
Fino alla fine ha conservato la sua lucidità, ha vissuto, ha parlato, si è appassionato, ci ha regalato il suo pensiero, le sue analisi dure e impietose.
Ha voluto morire come voleva, con un gesto di libertà.
Una morte come uno schiaffo in pieno viso.
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