la Ru486 e la Santa Alleanza

Le prime parole dei nuovi eletti della Lega alle regionali sono state per le donne (che carini!). L’argomento è la Ru486, finalmente in distribuzione in Italia. In ritardo di anni,rispetto a gran parte dei paesi europei, 22 nel caso della Francia.

I Paesi in cui è attualmente utilizzata sono Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Lettonia, Norvegia, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.  L`aborto farmacologico tramite Ru486 prevede l`assunzione di due farmaci: la Ru486 – che interrompe lo sviluppo della gravidanza – in abbinamento a una prostaglandina – che provoca le contrazioni uterine e l`espulsione dei tessuti embrionali. Ogni paese in cui la pillola abortiva è commercializzata ha delle regole e delle scadenze precise: la pillola può infatti essere assunta entro un certo periodo di tempo, calcolato in settimane, che varia da nazione a nazione. In genere tutto si svolge in regime di day hospital (come del resto l’interruzione di gravidanza per aspirazione in Italia)

Le parole di Cota, neogovernatore del Piemonte:“Cerchero’ di tenere in magazzino le pillole abortive arrivate in Piemonte. Essendo a favore della vita faro’ di tutto per contrastare l’impiego della pillola. Per prima cosa chiedo ai direttori generali di bloccare l’impiego della Ru486 attendendo la mia entrata in carica, poi chiedero’ che in tutte le strutture sanitarie piemontesi siano ospitate le associazioni Pro Vita”.

Anche il presidente del Veneto Luca Zaia sceglie la linea dura: “Studieremo il modo per non farla arrivare negli ospedali veneti”.

Più “moderati” gli altri eletti del centrodestra:

Renata Polverini, Lazio: “La somministrazione della Ru486 seguirà lo stesso percorso dell’aborto chirurgico, quindi sarà somministrata in ospedale.”

Per il neo presidente della Regione Campania, Caldoro, la pillola abortiva deve essere prevista “in regime di ricovero”. Stessa posizione quella  del presidente calabrese Scopelliti: “Sono convinto che solo in ospedale possa essere seguito il percorso per l’utilizzo della pillola abortiva. Per il resto sono contrario a qualsiasi altra forma di somministrazione

Prima delle elezioni così erano scesi in campo i vescovi italiani bocciando i candidati  schierati a favore della Ru486, come nel Lazio Emma Bonino e in Piemonte Mercedes Bresso: “La difesa della vita umana, innanzitutto dal delitto incommensurabile dell’aborto anche nella forma di pillola abortiva, è uno dei valori non negoziabili su cui i cattolici devono basare il loro voto politico.”

Tutti in difesa della vita, tutti in difesa dell’embrione e della vita intrauterina. Una Santa Alleanza sul corpo delle donne, che devono pagare fino in fondo la loro autodeterminazione,  la scelta già dura di una interruzione di gravidanza: le colpevoli-le assassine- devono soffrire, con una pillola è troppo facile, non c’è espiazione del peccato! E se si vuol proprio fare  tre giorni in ospedale non ce li toglie nessuno- in Italia, dove ti sbattono fuori dopo tre giorni anche per le peggio operazioni (la salute è un business e i letti costano!). Tre giorni in ospedale in mezzo ad obiettori e ad associazioni per la vita.

Poi invece della vita fuori dall’utero a santa madre chiesa non glie ne importa niente.  Si possono distruggere i campi nomadi, si possono fare le classi differenziali per i bambini degli immigrati e  gli asilinido per soli bimbi di razza padana, riservare i posti in autobus agli italici, si possono bruciare i barboni e rinchiudere uomini e donne nei lager, stuprare le ragazzine in classe (ragazzate!) e mettere a pane e acqua i bambini nelle scuole pubbliche.

Nè glie ne importa dei disoccupati,  dei territori deturpati, delle fabbriche che sputano veleni, della scuola e della sanità che in questo paese stanno diventando di nuovo roba per ricchi.

E tantomeno glie ne importa dei bambini violentati dai suoi preti nelle parrocchie, che quelle cose lì anzi le insabbia e così un tal reverendo Murphy può molestare più di 120 bambini sordomuti e restare impunito. Anzi donne: fate tanti figli e poi mandateli al catechismo, che sennò restano a secco di materia prima…figli per la Patria, figli per la Chiesa.

E afferma Monsignor Fisichella: « Anzitutto credo che dobbiamo prendere atto dell’ affermarsi della Lega, della sua presenza ormai più che ventennale in Parlamento, di un radicamento nel territorio che le permette di sentire più direttamente alcuni problemi presenti nel tessuto sociale. Quanto ai problemi etici, mi pare che manifesti una piena condivisione con il pensiero della Chiesa. »

Vita per gli embrioni  (e ricordiamoci la legge 40). Un programma di morte e di controllo contro donne, omosessuali e immigrati clandestini, come ci spiega il collettivo femminista Rossefuoco

Del resto l’alleanza Vaticano- Fascismo (perchè questo è la Lega: fascismo del più bieco e becero) non è certo una cosa nuova in questo paese. Ricordate Pio XII? Sì, proprio quello che PapaRatz vuol far santo.

nella foto : il Segretario di Stato del Vaticano, Eugenio Pacelli, che nel 1939 diventerà papa col nome di Pio XII, firma il Concordato fra la Germania nazista e la Santa Sede (20 luglio 1933)

Un’altra cosa poi: ma che gli uomini non contribuiscono alla procreazione? che si resta incinte per grazia di dio? mi ricordo un cartello a una manifestazione femminista negli anni ’70. Diceva così:

MASCHI che accusate le donne che hanno abortito di delitto contro la specie

MASCHI che considerate l’aborto un “affare di donne”

MASCHI che lottate per l’aborto libero e gratuito

Mettete in discussione il vostro comportamento sessuale.

Il vostro potere fecondante.

E PER FINIRE  ADERIAMO FIN DA SUBITO ALL’APPELLO DI FEMMINISMOASUD PER IL mestruo day!