Kreszentia (Zenzl) Elfinger Mühsam (1884-1962) Una libertaria resistente

Leonhard gentilmente ci manda la storia di un’altra donna da aggiungere alle nostre “voci diverse” e noi volentieri la pubblichiamo

Kreszentia (Zenzl) Elfinger , figlia di contadini, ragazza madre, conosce negli anni antecedenti alla prima guerra mondiale negli ambienti bohème di Monaco d. B. il poeta anarchico Erich Mühsam.

Anche Zenzl sposa la causa libertaria e proletaria; si sposano nel 1915.

Compagna affezionata e fedele nelle lotte anarco-comuniste e antimilitariste di Mühsam, il poeta che nei suoi scritti e in numerose poesie incita la classe operaia a lottare per la propria libertà e per i propri diritti.

Lo scrittore anarchico Ernst Toller la chiama “Compagno Zenzl”. Lo scrittore Martin Andersen Nexö descrive la coppia così: “Lo spirito di Zenzl era rivoluzionario come il suo (di Mühsam). Lei campagna e aria fresca- lui metropoli con estetica e aria di libri”.

Zenzl partecipa con suo marito alla Repubblica dei Consigli della Baviera del 1918-19. Ma le truppe bianche stroncano questa avventura socialista e Mühsam viene condannato per la sua partecipazione a 15 anni. Zenzl per miracolo non viene linciata, è arrestata ma poco dopo rilasciata.

Negli anni di carcere di suo marito 1919 -1924 Zenzl lotta per l’amnistia di Erich e dei suoi compagni ed è molto attiva nel Soccorso Rosso e in giro per la Germania a parlare nei comizi.

Dopo il rilascio di Mühsam, alla fine del 24, si stabiliscono a Berlino. Oltre alla sua attività letteraria il poeta anarchico non si stanca di mettere in guardia tutti contro il pericolo nazista. Si impegna instancabilmente per il fronte comune con comunisti e socialisti contro il nazismo e per l’unificazione del proletariato rivoluzionario. La coppia Mühsam è molto impegnata nel soccorsoRosso.

Dopo la consegna del potere a Hitler e l’incendio del Reichstag nel febbraio del 33 Mühsam viene arrestato e torturato per 16 lunghi mesi in vari carceri e campi di concentramento. Zenzl lotta instancabilmente per il suo rilascio, va a trovarlo anche senza permesso e denuncia il maltrattamentodi suo marito che viene infine impiccato nel campo di concentramento di Oranienburg nel luglio del 1934 e sepolto il 16 luglio 1934 nel cimitero di Berlin- Dahlem.