donne senza uomini

Al cinema ODEON a Firenze il 9 marzo c’è una giornata dedicata all’artista e regista iraniana Shirin Neshat.

La video-artista incontrerà il pubblico nel pomeriggio e sarà poi presente in sala per l’anteprima del suo film “Donne senza uomini” vincitore del Leone d’Argento alla 66esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

I biglietti saranno disponibili in prevendita alla cassa del cinema da venerdì 5 Marzo

Programma della giornata:

ore 18.00 INGRESSO LIBERO

SHIRIN NESHAT incontra il pubblico

coordina Silvia Lucchesi, direttore Lo schermo dell’arte Film Festival

ore 21.00

Anteprima del film “DONNE SENZA UOMINI” di SHRIN NESHAT con la collaborazione di SHOJA AZARI (Germania, Austria, Francia, 2009, 95′)

alla presenza della regista e dello sceneggiatore Shoja Azari

versione originale con sottotitoli in italiano

Trasposizione (sur)realista e magica del romanzo omonimo di Shahrnush Parsipur, Donne senza uomini segna il debutto alla regia di Shirin Neshat, artista di arte visiva contemporanea, analizza le difficili condizioni sociali all’interno della cultura islamica,con particolare attenzione al ruolo della donna.

Tehran, 1953. Durante il conflitto per emancipare la Persia dalle potenze europee e ottenere la nazionalizzazione della Anglo-Iranian Oil Company, quattro donne di diversa estrazione sociale cercano di sopravvivere ai loro destini tragici e determinati (da padri e fratelli). Munis è una giovane donna con un’appassionata coscienza politica che resiste all’isolamento impostole dal fratello, Faezeh sogna di sposare l’uomo che ama, Fakhiri, sposata senza amore, lascia il marito e riaccende la fiamma di un sentimento trascorso, Zarin è una prostituta abusata dagli uomini di cui non distingue più i volti. A un passo dalla democrazia, sfumata con un golpe militare organizzato dalla CIA, Munis, Faezeh, Fakhiri e Zarin lasceranno la città per la terra, uno spazio prodigioso e bucolico dove dimenticare i soprusi, la sopraffazione, la violenza, il suicidio, lo stupro. Ma fuori dalle mura la Storia avanza, assediandone le vite e le speranze.