vai a piedi nudi: boicotta ‘golden lady omsa’

Si è già parlato in questo blog delle lavoratrici della Omsa di Faenza e della decisone dell’azienda di chiudere lo stabilimento per trasferirlo in Serbia. Tutto questo con la scusa della crisi, mentre i profitti del signor padrone continuano ad essere alti.  GOLDEN LADY, colosso italiano del settore calzetteria,“è leader indiscusso in Italia”. In totale conta 15 stabilimenti produttivi in Europa e 4 negli USA, 7000 dipendenti, 300 milioni di paia di calze prodotte all’anno e una quota totale del mercato nazionale superiore al 50% e altre significative in Russia e in tutti i principali mercati europei, con filiali estere in Germania, Spagna, Francia e Regno Unito. Nonostante questo le 350 operaie dello stabilimento di faenza resteranno senza lavoro.  Le operaie, dopo mesi di lotta, saranno tutte licenziate e ci chiedono di boiocottare i prodotti dell’azienda.

VAI A PIEDI NUDI, BOICOTTA:

Philippe Matignon — Sisi — Omsa — Golden Lady — Hue Donna — Hue Uomo — Saltal­le­gro — Saltal­le­gro Bebè — Serenella.

Ma, ogni tanto mi domando, non sarebbe l’ora di prendere esempio dalle operaie tessili della Bruckman di Buenos Aires  e dalle tante fabbriche autogestite argentine, che dei padroni ne hanno fatto a meno? E magari lavorare in un altro modo?  E magari produrre cose diverse e fare meno monnezza?  Non sarebbe l’ora di smettere di elemosinare lavoro (di merda) e iniziare a prendercelo e a trasformare il modo di produrre? O son troppo fantasiosa? Non mi pare, dato che ad ottobre del 2010in Argentina ci sono 205 imprese recuperate che danno lavoro a circa 10.000 lavoratori. E che intorno alle fabbriche “senza padrone” nasce  un’economia solidale che crea altri posti di lavoro e coinvolge tutto il territorio. Ne potete leggere più approfonditamente qui e qui.

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